Massimo Polidoro è un autore di libri che ammiro, ha scritto numerosi saggi che ho letto con piacere. Quando l’anno scorso ha annunciato il suo primo thriller e mi ha permesso di leggerlo in anteprima insieme alla sua Squadra di Lancio, non potevo crederci. Il passato è una bestia feroce è stato un libro che mi ha assorbito tantissimo, dalla prima all’ultima pagina. Un thriller intrigante, con una storia non banale, bei personaggi, ma soprattutto l’ambientazione così vicina alla milanesità che mi contraddistingue, ben diversa dai romanzi stranieri, sempre così distanti.
Fra pochi giorni esce il secondo thriller di Massimo Polidoro, intitolato Non guardare nell’abisso. Anche quest’anno ho avuto la fortuna di essere scelto come membro della sua Squadra di lancio e ho già divorato tutto il testo. Il libro prosegue con i personaggi e le ambientazioni costruite nel primo volume, con il giornalista Bruno Jordan nella veste del protagonista e della voce narrante, per lo meno per buona parte del testo. Se il primo romanzo raccontava delle campagne in Pianura Padana, con questo l’autore si dirige più verso una rilettura della storia recente, quasi a monito dell’odierno. Il tutto accompagnato da ottima musica e da una passione molto evidente per un feticcio anni ’80, la musicassetta.
In uscita in libreria il 21 giugno, è un libro che consiglio veramente agli amanti del genere. L’anno scorso ho consigliato (e regalato, in alcuni casi) il primo romanzo, e tutti coloro che l’hanno letto mi hanno confermato l’entusiasmo. Su questo secondo libro, non posso che dire che l’autore si è superato. Invidio un po’ tutti coloro che non l’hanno ancora letto, perché hanno ancora dalla loro la suspance dell’attesa. Dal canto mio, devo aspettare la terza Squadra di lancio. Perché ci sarà, vero Massimo?
ps: sul sito dell’autore sono già disponibili le prime 30 pagine da leggere liberamente. Secondo me merita!