Lorenzo Franceschi-Bicchierai, nel suo articolo intitolato Goodbye, Android, scrive:
Fin da quando è uscito il primo iPhone alcuni anni fa, ho giurato in molte roventi discussioni con amici e sconosciuti che non avrei mai comprato un iPhone. Da allora ho sempre avuto telefoni Android. [sic] Bene, ora sono stufo. Sono pronto per passare al lato oscuro.
Lorenzo è un giornalista di VICE Motherboard dove si occupa di hacking e sicurezza informatica. Forte sostenitore del mondo Android, soprattutto per la sua – teorica – apertura, è uno dei tanti che sta mettendo in dubbio il modello.
La distribuzione degli aggiornamenti
Il problema di Android è che la distribuzione delle versioni del sistema operativo è molto complessa e frastagliata: una volta che Google ha creato una nuova versione, questa deve essere personalizzata dai produttori dei telefoni, successivamente dagli operatori di telefonia mobile. Per questo il mio Galaxy Note 3 è stato aggiornato a Lollipop dopo solo 8 mesi rispetto agli altri Galaxy Note 3 distribuiti da altri operatori, e dopo oltre un anno rispetto all’uscita di Android 5.
La domanda che mi faccio anche io – e che si fanno gli utenti più smaliziati dei diversi dispositivi Android – ora è: riceverò mai un aggiornamento che risolva Stagefright, il bug che mette a rischio la sicurezza della quasi totalità dei dispositivi in mano agli utenti, da Android 2.2 Froyo in avanti?
Il concorrente storico di Android, iOS, non soffre di questo problema: ogni volta che un bug viene trovato e risolto, Apple può rilasciare subito la patch e teoricamente tutti i dispositivi supportati possono essere aggiornati. Il mio vecchio iPhone 4S con tutti i suoi annetti monta l’ultima versione del sistema operativo con tutte le patch di sicurezza fino ad ora uscite; so che potrò ancora aggiornarlo per almeno un altro annetto.
Cambierà qualcosa nel mondo Android?
La speranza che nutro è che questo nuovo bug e la sua copertura mediatica diano lo spunto alle compagnie produttrici e agli operatori telefonici per trovare nuovi metodi per aggiornare i dispositivi dei loro utenti, con cicli di rilascio rapidi e con un supporto più attento anche ai modelli non di ultimissima uscita, ma ancora nelle mani degli utenti.
Secondo voi, quando riceverò l’update per il mio Galaxy Note 3? Si accettano amichevoli scommesse.
Post scriptum: mentre scrivevo questo articolo ho letto che alla conferenza Black Hat USA 2015 è stato presentato il Certifi-gate, un nuovo bug di Android legato alle firme dei certificati, bug che potenzialmente permette controllo remoto di milioni di dispositivi. Stiamo a vedere che cosa succederà.